RTP Nepal 2011 |
La mattina è un trauma, fa un freddo cane e dobbiamo partire alle 7.00. Faccio colazione e via, oggi va molto meglio di ieri, sarà il riposo ma sento meno la fatica in salita, sono due giorni di sole il paesaggio è bello attraversiamo molti villaggi di 2-3-case con donne bambini e anziani che continuano a ripeterti la parola NAMASTE’ che in sanscrito vuol dire “mi inchino a te”, è il loro CIAO.
La corsa è fluida e solo verso la fine sento la stanchezza ma la vista del campo lungo la discesa in riva al fiume mi fa mettere le ali ai piedi arrivo 43° in 5h 44m. vado al fiume lavo tutto e mi sciacquo per bene, è sempre un piacere il contatto dell’acqua fredda, specialmente per le mie caviglie e per le ginocchia dopo le lunghe discese.
L’appetito è tornato un po’ e la sensazione generale è molto positiva: energie buone umore ottimo, tutto va per il meglio, sento che sto pescando da sotto l’iceberg e questo mi fa molto piacere.
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