RTP Nepal 2011 |
All’uscita dell’articolo, ho ricevuto telefonate e messaggi di sostegno da parte di moltissimi amici e conoscenti.
E’ arrivato il giorno della partenza, ho trascorso tutta la mattina a preparare le ultime cose e a provare il carico dello zaino, è stata un’impresa ma è andata, in meno di 10 gg ho fatto tutto.
Solo arrivare a destino è un’impresa, atterrato a Katmandu tutti i voli per Pokara vengono cancellati a causa della nebbia, l’unico modo per raggiungerla è noleggiare un’auto e fare 7 ore di macchina di notte, salgo con Sergio un volontario spagnolo alla sua prima esperienza.
Arrivato all’hotel Fulbari dopo mezzanotte disfo i bagagli e mi accorgo di avere dimenticato una borsa in taxi che solo dopo 1.000 telefonate e alle 3 del mattino riesco a recuperare, dentro avevo le cose essenziali per correre.
La mattina fanno il controllo tutti gli altri, io scelgo le ultime cose, poi partiamo stipati come polli in pullman, percorrendo un sentiero a strapiombo che mi lascia più volte col fiato sospeso.
Notte da incubo, non mi sento bene e non capisco perché, fa freddo e c’è un’umidità terribile, cadono gocce continuamente dentro la tenda, fortuna che sono proprio all’ingresso, perché intorno alle 2 di mattina vomito tutto, poi mi sento meglio e riprendo a dormire.
< Prec. | Succ. > |
---|