RTP Jordan 2012 |
Dormo sempre a sbalzi 1-2 ore e poi mi sveglio, devo cambiare posizione spesso, il terreno è un po’ duro, altro giorno e altri 40 km
Bellissima la prima parte con i due archi uno dopo l’altro che mi costringono ad una sosta per ammirare questi capolavori di ingegneria della natura le condizioni di luce a quest’ora creano meravigliosi giochi di ombre rocce, poi il deserto diventa più monotono fino all’arrivo.
La vita al campo procede come sempre: riposo - vesciche - mangiare - “doccia” si, questa volta mi sono concesso il lusso di fare una doccia con una bottiglia d’acqua aromatizzata con dell’olio essenziale di menta fantastica sensazione. Oggi l’orologio al sole dice 42°.
Il campo non è in una bella posizione, sembra un parcheggio di bus o un cantiere edile, ma l’effetto speciale della giornata è un a tempesta di sabbia che si abbatte al tramonto, lo scenario è apocalittico simil post atomico, il sole è velato da ondate di sabbia che attraversano il campo spazzando tutto, le tede sembrano delle bandiere al vento. Non si può fare niente tranne che coprirsi per non venire smerigliati dalla sabbia.
Ad un certo punto dobbiamo portare tutto fuori perché le tende devono essere girate
Intorno alle 21.00 riusciamo a rientrare per dormire, domani c’è la lunga, che ci comunicano è stata accorciata di 3 km sono solo 86 km.
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