Sahara Race 2006 |
Colazione e briefing in hotel con riconsegna del mio pettorale ritrovato e poi partenza alle 10.20 con due autobus, siamo in sessanta atleti e rriviamo al campo alle 17.30 con il sole che sta tramontando. Il viaggio è lungo ma piacevole, familiarizzo con le persone vicine.
Siamo solo due italiani e parliamo sempre in inglese anche tra di noi. Facciamo qualche PP stop e durante una sosta in una specie di ristorante animo uno show dall’altra parte del bancone.
Alla fine ci aspettano i fuoristrada per fare ancora qualche chilometro e arrivare al campo base.
Questa volta sono partito poco tranquillo, e solo la sera al campo ritrovo la mia dimensione.
Il paesaggio e fantastico, siamo in una gola circondata da configurazioni rocciose tipo Grand Canyon, aspettiamo la cena intorno al fuoco, poi mangiamo usando i miei piatti di plastica e dopo taglio il salame portato che tutti apprezzano molto. Grande atmosfera anche fumando il sigaro con l’addetto al controllo del cibo che mi promette uno dei suoi sigari all’arrivo. A letto alle 21.30.
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