La seconda tappa avviene in un’altra location a qualche ora di nave dal posto precedente, stesse operazioni di sbarco, e via di corsa per un percorso molto tortuoso e ripido, pinguini, due foche assonate e una balena nella baia che ci saluta con il suo soffio ad ogni passaggio sono il nostro pubblico comunque poco interessato ma che rendono unica e incredibile la profondità del paesaggio.
Anche qui il percorso è circolare, saliamo in cima ad una collina di neve profonda riscendiamo subito incrociando chi sale e giriamo lungo una baia passando poi davanti al traguardo dove ci rilevano i tempi di passaggio. Le pareti dei ghiacciai a picco sul mare sono un altro spettacolo che tolgono gli occhi, qui con un’incredibile colpo di fortuna assisto al distacco di un’enorme massa di ghiaccio che frana in mare con un fragore assordante sollevando un’onda nel mare tranquillo.
Partiamo alle 17,31 e in 3 ore e 52 minuti percorrerò 15,19 km tanta è la fatica da rendere il kilometraggio puramente un’indicazione statistica.
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La seconda tappa
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La seconda tappa
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La formula della corsa prevede di indossare naturalmente un abbigliamento adeguato all’ambiente esterno, nello zaino dobbiamo avere un ricambio termico la ricopertura in goretex il kit si emergenza e 1 litro e ½ d’acqua non ci è permesso prendere o lasciare indumenti o cose durante i nostri passaggi al via, tranne che l’acqua di rifornimento.