The Last Desert 2008

C’è troppa neve per salire in cima al plateau e l’organizzazione è costretta a spostare il luogo della corsa in un altro posto, partiamo alle 10.15, e per 2 ore e 45 minuti gireremo intorno ad un percorso segnato con dei sacchi rosa riempiti di neve al posto delle bandierine.

La temperatura è intorno allo 0 e decido di correre senza la giacca in goretex, ottima soluzione, si suda molto ma mi idrato adeguatamente.

La fatica è immensa, si sprofonda fino al ginocchio e solo dopo alcuni passaggi si può effettivamente impostare un passo di corsa.

Ha inizio la competizione Ha inizio la competizione Ha inizio la competizione Ha inizio la competizione
Ha inizio la competizione Ha inizio la competizione

Arriverò 5° poi facciamo ritorno in nave e dopo la doccia e un buon pasto ci riposiamo tutti per prepararci alla seconda gara.

È la prima corsa in questo ambiente incredibile, avverto una grande emozione per essere in questa terra Antartica, è difficilissimo correre, i primi giri sono fatti praticamente per segnare bene il sentiero e si mantengono le posizioni, poi i sorpassi li fai abbandonando il sentiero e sprofondando fino al ginocchio spingi con tutte le energie per ritornare sul tracciato, mentre per i doppiati la cosa è più semplice perche ti cedono il passo.

Si suda molto comunque ed è difficile trovare un equilibrio termico, alla fine occorre coprirsi molto per il rientro in nave.