Nicola Benetti

Di notte ci spostiamo per raggiungere la prossima location, e la navigazione mi offre innumerevoli paesaggi, io sono affascinato letteralmente dagli iceberg che galleggiano nel mare con il loro colore verde azzurro di una bellezza indescrivibile, cosi come i muri di ghiaccio che scendono a picco sull’oceano, in un silenzio che è interrotto solo dal frastuono del distacco di pezzi di scogliera che si frantuma e si riversa nel mare causando una forte ondata, ne riesco a vedere solo uno ed è stato bellissimo.

...muri di ghiaccio che scendono a picco sull’oceano...

...pezzi di scogliera che si frantuma...

...iceberg che galleggiano nel mare...

Questo giorno è un po’ speciale perché dedichiamo la mattinata alla visita della base russa di Vernadski. È l’occasione per tirar fuori un po’ di spirito italiano, tanto per cominciare innalzando la bandiera italiana in segno di conquista pacifica del territorio. Sarà uno spasso per tutti il mio show.

Lo sbarco...	...alla base russa di Vernadski...	...e la conquista pacifica...
Proseguiamo con la visita guidata alla base dove tra le cose più interessanti ci sono le scatoline di krill antartico pronte per essere spedite in Ukraina dove poi saranno analizzate.		Krill antartico
Un altro bel momento è stato quando ho consegnato al comandante della basa russa, un presente da parte mia, che consisteva in una confezione pregiata di grappa italiana, cosa appressatissima da parte sua e ricambiata con un tradizionale brindisi a base di vodka bevuta tutta d’un fiato.		Consegna al comandante di una pregiata di grappa italiana
In queste occasioni ci si sente naturalmente patrioti, esporre la propria bandiera diventa un gesto naturale, sei fiero di essere italiano in una parte del pianeta che non ha nazionalità e i tuoi colori sono un forte gesto di personalità.		...esporre la propria bandiera diventa un gesto naturale...