21ª Marathon Des Sables 2006

Dormo 10-11 ore, sono le 8 del mattino e ho già fatto una colazione e mezzo pranzo, che finirò alle 10, le forze stanno tornando e anche l’umore è ottimo. Praticamente ho sempre fame, mangio e dopo poco devo mangiare ancora.
Sotto la tenda Sotto la tenda C’è sempre un sacco di vento da ieri che spazza la tenda e ti riempie di sabbia.
Ho finito tutta la mia acqua e Simone mi cede una delle sue bottiglie (grazie per il tuo gesto).
Alle 12.30 arriva l’ultimo concorrente e alle 13.00 ci danno l’acqua, ho finito anche quella di Simone.
Faccio un’altro spuntino con il salamino fornitomi durante il viaggio in pulmann alla partenza con pane e pomodoro secco (ottimo). Girovago per il campo e passeggio tra le dune per raccogliere pietre vulcaniche in un’atmosfera surreale, una calma incredibile, una luce avvolgente.
Tutti gli amici con problemi hanno la sofferenza negli occhi, ma le loro parole sono piene di ottimismo per il fatto di essere ancora in gara, la mente è davvero più forte del dolore che provano.
Ci sono persone con le stampelle e moltissimi portano le pedule azzurre del Doc trotter, per tutto il giorno c’è stata la fila per le medicazioni in infermeria.
Arriva una coca che dividiamo in sette: la sensazione è davvero esaltante, sentire una bibita gasata al posto dell’acqua calda di ogni giorno.
... acqua! ... acqua! Poi per il cambio del pettorale ci danno una lattina a testa, sarà una festa per tutti ma il gruppo ITALIA fa veramente casino con canti e balli (per chi può).
Poi andiamo sulle dune a fare le foto e ci divertiamo da matti, è una giornata fantastica le forze sono tornate tutte e l’umore è ottimo.
La telefonata a casa mi fa sentire bene, mi manca tutta la famiglia e credo di vedere le cose in un modo migliore (ho pensato molto a questo).
Indimenticabile. La sera è splendido, nota faccio …….. con la vista del campo illuminato dalla luna piena e con una brezza fresca mentre fumo il mio sigaro.
Dopo cena passeggio fino alle dune scatto altre foto e al rientro in tenda mi prendo cura dei piedi prima di andare a letto, è incredibile l’attenzione che ho prestato a loro ma se la sono ampiamente meritata.
Non ho sonno, scrivo queste righe e penso alla tappa di domani, ci risiamo: tra poco mi aspetteranno altre 7/8 ore di corsa.
Rileggo il road book con la consolazione che lo zaino sarà molto più leggero senza quello che ho mangiato oggi.
Questo giorno sarà il più bello di tutti. Siamo anche l’unica tenda con tutti i partecipanti ancora in gara.
Sono le 22.37 e in tre russano, provo a dormire, penso alle cose che dovrò eliminare domani che non ho usato.