RTP Nepal 2011 |
La notte è come al solito un “mangio dormo mangio” fino al mattino, ogni 2 ore sento il bisogno di ingerire qualche cosa, alle 10 andiamo su e mi faccio 2 uova con il riso, è un piatto enorme.
Sto più solo che posso mi piace contemplare quello che vedo ed ascoltarmi dentro, trovo più piacevole lo scambio di qualche straniero che ti chiede come va. Parlo con Mary Brandy e Sam e mi fanno sinceri compimenti.
Ho sempre fame e ho ancora molto da mangiare, l’unica nota dolente è sempre il gusto salato che ho in bocca, ho eliminato l’idrolitina non sento il bisogno di acqua gasata.
Il tempo trascorre come al solito, anche i concorrenti più lenti arrivano ad orari decenti ed hanno il tempo di riposare, parlo molto con Stefano e Manuele con loro mi trovo bene, ogni tanto devo mangiare.
Il fatto di stare in mezzo alla gente del posto rende meno “desertica” la corsa, tantissimi hanno approfittato dei negozi lungo il percorso, neanche alla domenica succede, lo spirito dell’autosufficienza ne ha risentito notevolmente. La sera cala un’umidità incredibile, la tenda è bagnata dentro e fuori e i vestiti addosso ne assorbono un sacco, come sempre l’ultima notte faccio fatica a prendere sonno troppa adrenalina in corpo e un po’ di tristezza per l’arrivo della fine dell’avventura.
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